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  • Immagine del redattoreDott. Francesco Marsilli

Fobia portami via! (2° parte): Anche la più grave delle fobie può essere sconfitta!

Nel corso degli ultimi 30 anni è stato dimostrato a livello internazionale che la Terapia Breve Strategica è il tipo di intervento, rispetto alle terapie più tradizionali, che possiede la più alta probabilità di successo nel caso delle fobie specifiche. Nel 95% dei casi, tramite la Terapia Breve Strategica, il disturbo fobico arriva a totale estinzione entro le 10 sedute (statistiche ufficiali del CTS di Arezzo su un campione di circa 12000 casi nell'arco di 30 anni di ricerca).

Nella TBS (Terapia Breve Strategica) non si ricorre all’analisi del passato del paziente e solo in rarissimi casi si ricorre all’utilizzo di psicofarmaci

Secondo questo approccio per affrontare le fobie è necessario spezzare il circolo delle tentate soluzioni utilizzando tecniche di comunicazione e protocolli di intervento concreti e attivi che il paziente è invitato a mettere in atto al di fuori della seduta psicologica per portare al cambiamento delle tentate soluzioni che fino ad oggi ha utilizzato.

In poche parole, seguendo questo approccio lo psicologo o psicoterapeuta fornisce al paziente degli strumenti concreti e riproducibili di gestione attiva della realtà al di fuori delle sedute psicologiche. In questo modo, nello spazio temporale tra una seduta e l'altra, la persona non attende l'intervento del terapeuta per il processo di guarigione ma lo applica tutti i giorni a sé stessa! una vera e propria rivoluzione rispetto alle terapie tradizionali.

Questi strumenti fanno inoltre in modo di:

- velocizzare il processo nel quale la persona si sente meglio rispetto a prima

-evitare la dipendenza dallo psicologo

-accorciare notevolmente il numero di sedute necessarie (nel 95% dei casi si risolvono entro le 10 sedute)

-fare in modo che il paziente sperimenti in prima persona che le sue paure possono essere non solo affrontate ma anche sconfitte.


Non è assolutamente detto che un problema grave e persistente da molti anni necessiti per forza di una terapia lunga e complessa.


La fobia si caratterizza come una paura intensa, persistente e irrazionale provata per una specifico stimolo (oggetti, situazioni, luoghi, animali, persone, etc…). Nello specifico si tratta di una manifestazione emotiva sproporzionata per qualcosa che non rappresenta una reale minaccia. Le fobie sono moltissime (elenco completo delle fobie conosciute) e possono manifestarsi in ogni persona con modalità e caratteristiche diverse.

La persona, alla vista o al pensiero dello stimolo fobico, è soggetta a stati di ansia che possono sfociare in terrore e attacchi di panico talmente invalidanti che la persona stessa mette in atto comportamenti specifici nel tentativo di scongiurare la fobia e le sue conseguenze. Tali comportamenti, che chiamiamo Tentate Soluzioni, possono essere di tre tipologie differenti:

Evitamento: la persona evita, o tenta di evitare in modo progressivo, lo stimolo fobico. Questo evitamento purtroppo ha l’effetto paradossale di aumentare la paura dello stimolo dal momento in cui, se io evito qualcosa, confermo la mia paura di quel qualcosa e confermo la mia incapacità nell’affrontarla. Tramite l’evitamento la persona si sente momentaneamente meglio, ma è una sicurezza fittizia: in realtà la persona stessa sta peggiorando e amplificando le sue paure fino ad arrivare al totale evitamento dello stimolo (troviamo dunque persone, ad esempio con la fobia dei cani o degli escrementi, costrette a vagare ore per giungere da un punto all’alto di un percorso, trovandosi costrette ad evitare questi stimoli sul loro percorso)

Richiesta di aiuto: La richiesta di aiuto si può manifestare in molte forme diverse: l’essere accompagnati ovunque, il non restare mai soli, il delegare faccende, impegni e commissioni a familiari o amici. Anche in questo caso questo comportamento nasconde un effetto paradossale: più chiedo aiuto e più avvaloro l’idea che da solo non riuscirò mai a farcela. Nell’offrire aiuto ad una persona infatti si celano due messaggi: il primo più immediato ed emotivo, “ti aiuto perché ti voglio bene e non voglio che tu soffra”, il secondo messaggio molto più subdolo e potente “ti aiuto perché tu da solo non sei capace di farlo”.

Controllo: tra le 3 forme di Tentate Soluzioni il controllo è quella più pericolosa perché tende a trasformarsi nel disturbo di attacco di panico. Per definizione infatti molti dei nostri meccanismi mentali sono istintivi, incontrollabili, e tra questi quelli più “antichi” sono proprio quelli più incontrollabili; la paura è uno di questi. Nel momento in cui la persona tenta di controllare le sue paure la mente si ribella rifugiandosi ancora di più in queste, abbiamo qui il meccanismo del controllo che fa perdere il controllo, ovvero più tento di controllare volontariamente le mie reazioni e più le mie reazioni perderanno il controllo, un vero e proprio paradosso!


Si ma le fobie, cosa sono? come funzionano? e soprattutto quante sono?? se ti sei perso la prima parte di questo articolo, la trovi qui


Se soffri di una fobia invalidante o che non ti permette di vivere serenamente, non esitare a contattarmi, insieme potremo capire il modo migliore per aiutarti!

Lavoro in studio a Trento e in tutta Italia online attraverso la piattaforma Skype.

Trovi tutti i miei contatti al link "Contatti" di questa pagina



Dott. Marsilli Francesco






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